La venuta
di Lamartine ad Ischia è descritta in un suo racconto dove descrisse Ischia conosciuta
durante una gita fatta nel 1812 insieme all'amico Virieu ed a Graziella (bellissima figlia di un pescatore che s'innammorò del poeta).
"Quando ci svegliammo, era giorno fatto. Un bel sole sfolgorante marezzava il mare di
strisce di fuoco e si riverberava sulle case bianche di una costa sconosciuta. Una leggera
brezza che veniva da quella terra faceva palpitare la vela sopra le nostre teste e ci
spingeva di cala in cala, di roccia in roccia. Era la costa dentata a picco dell'amena
isola d'Ischia, dove in seguito dovevo abitare a lungo e amare tanto. Essa mi compariva
per la prima volta nuotante nella luce, sorgente dal mare, perduta nell'azzurro del cielo,
e sbocciata come da un sogno di poeta durante il leggero sonno di una notte
d'estate."
1820
La stima
raggiunta presso la Corte di Francia e le pressioni che partivano dai salotti Francesi,
spinsero il ministro degli esteri Pasquier a nominarlo il 27 marzo 1820 secondo segretario
di ambasciata presso il Re di Napoli.
A Napoli
erano in fermento i moti rivoluzionari, trasferì quindi la moglie e sua madre sull'isola
d'Ischia. Scelse Casamicciola in località la Sentinella come suo soggiorno per avere
anche la possibilità di fare le cure termali presso le Terme del Bagno dell'Occhio che
sorgevano a Piazza Bagni (di fronte all'attuale Chiesa di S.Francesco).
Egli
lavorava a Napoli ed a fine settimana si recava a Pozzuoli ove con barca a vela in due o
tre ore di navigazione sbarcava a Casamicciola. Li trovava la moglie che lo attendeva alla
marina ed insieme salivano alla Sentinella conversando degli avvenimenti di Napoli della
settimana.
1844
Ritornò ad
Ischia il 18 Agosto 1844. Al loro sbarco alla marina di Casamicciola trovarono molte
persone ad accoglierlo, noleggiati alcuni facchini con i loro asini salirono attraverso i
vigneti alla Sentinella. Alloggiarono in una piccola villa denominata Villa Tagliafeno con
una bella vista sul mare, (questa villa probabilmente prima del terremoto doveva trovarsi
tra l'Hotel Suisse e Villa Sauvè).
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